Miglior Autore
Erika Secondino
Premio Giuria
Lorenzo Zoppolato
Le immagini di morel-2019
Queste immagini sono l’incipit di un work in progress fotografico più ampio, dove categorie come reportage, ritratto e paesaggio sono muri oltre i quali vado per aprire un grande spazio di narrazione nel quale il lettore può giungere puntuale solo togliendo l'orologio. ho cercato luoghi e situazioni reali lungo il mio viaggio sud - panoramericano. ho riconosciuto i miei soggetti vivi nel fluire del tempo come in un libro di jorge luis borges. ogni foto è un reportage reale di un piccolo avvenimento invisibile ma memorabile, un ritratto donato sul palmo della mano o un paesaggio di cui sento ancora l'odore. si fondono insieme volti, immagini e racconti in un labirinto di relazioni, come nella rayuela di cortazar, e le singole storie formano così un racconto nuovo diverso dalla realtà, ma ugualmente vero e sincero. la finzione di morel, così come la sua invenzione, è compiuta. "<..> vi costa fatica ammettere un simile sistema di riproduzione della vita? pensate, non ho preteso di creare la vita. soltanto registrarla e proiettarla.<…>non abbiamo più volte ipotizzato che le immagini stesse abbiano un’anima? la mia invenzione non fa che confermarlo” tratto da: “ l’invenzione di morel
Miglior Autore Under 29
Antonio Grande
Primo Premio Tema Libero
Giulio Brega
Secondo Premio Tema Libero
Sandra Zagolin
Terzo Premio Tema Libero
Maurizio Lolli
Secondo Premio Tema Natura
Franco Fratini
Terzo Premio Tema Natura
Davide Biagi
Primo Premio Tema Portfolio
Edgard De Bono
Sogno bianco a varanasi-2017
Dopo la claustrofobia delle strade , scendere sui ghat ,vedere il gange e la distesa di cielo sulla sponda opposta fu come scorgere un altro mondo, più spazioso, un continente vuoto arido come il deserto .qualunque cosa fosse successa a varanasi non l’ aveva ,né l avrebbe mai, cambiata . la città forse più colorata sulla faccia della terra dove tutto richiedeva a gran voce di essere fotografato mi era apparsa come una serie di visioni surreali
Secondo Premio Tema Portfolio
Enrico Genovesi
Nomadelfia - una famiglia di famiglie-2019 in
Nomadelfia - una famiglia di famiglie il suo nome deriva dai termini greci nomos e adelphia, che significa: “dove la fraternità è legge”. nomadelfia è un popolo comunitario, più che una comunità, ed è situato vicino alla città di grosseto in toscana. un piccolo popolo con una sua costituzione che si basa sul vangelo. fondata nel 1948 nell’ex campo di concentramento di fossoli da don zeno saltini, il suo scopo: dare un papà e una mamma ai bambini abbandonati. nomadelfia ha una sua storia, una sua cultura, una sua legge, un suo linguaggio, un suo costume di vita, una sua tradizione. in nomadelfia tutti i beni sono in comune. le risorse economiche provengono dal lavoro, dai contributi assistenziali per i figli accolti, e dalla provvidenza, specialmente attraverso le attività di apostolato: stampa, serate, incontri. nello spirito dei consigli evangelici la popolazione di nomadelfia conduce una vita caratterizzata da “sobrietà” cioè secondo le vere esigenze umane. in nomadelfia non circolano soldi. non ci sono negozi ma soltanto magazzini. i generi alimentari vengono distribuiti ai gruppi familiari in proporzione al numero delle persone e secondo le necessità dei singoli. anche per i vestiti i nomadelfi attingono dal magazzino, nei limiti delle reali necessità.